Facciamo il Baratto – Il Denaro Progetti

22 Aprile 2011

L’applicazione oggi del sistema del “Baratto” o “Barter” o “Scambio Merci” è perfettamente identificabile con la “Compensazione Multilaterale” (c.c. art. 1552) che Aziende e/o Imprese, diverse tra loro, possono applicare alle forme di Acquisto e di Vendita dei Beni, delle Merci o dei Servizi di uso corrente e quotidiano. Questo strumento economico di “Finanza Creativa ed Innovativa” è oggi offerto alle Aziende dalla Società BMI “Gestore del Primo Circuito di Compensazione Multilaterale Italiano tra Aziende.

 

Merce di scambio come denaro

L’introduzione del denaro aveva reso tutti i prodotti più facilmente scambiabili. Le prime forme di denaro furono oggetti che risultavano utili per il loro valore intrinseco. Ciò era noto come merce di scambio ed includeva qualsiasi prodotto di larga diffusione con un proprio valore. Esempi sono stati il bestiame delle conchiglie rare o i denti di balena.
Anche nei paesi sviluppati in assenza di altri tipi di denaro le persone hanno occasionalmente utilizzato come denaro delle merci come il tabacco.
L’ultima volta che ciò è avvenuto su larga scala è stato immediatamente dopo la seconda guerra mondiale con l’uso comune di sigarette come merce di scambio. Una volta che una merce viene usata come denaro essa acquisisce un valore che è spesso lievemente differente dal suo valore intrinseco. Il fatto di poter essere utilizzata come denaro aggiunge utilità alla merce aumentandone quindi il valore. Questa utilità aggiuntiva dipende da aspetti sociali ed è influenzata dall’uso che del denaro se ne fa in quella società. Di conseguenza sebbene le merci di scambio siano reali il loro valore non è fisso. Un primo esempio è dato dall’oro che ha acquisito un valore differente in differenti popolazioni ma in nessuna è stato valorizzato quanto in quelle che lo hanno utilizzato come denaro.

Oro e metalli preziosi

Le fluttuazioni del valore di una merce di scambio dipendono molto dalla domanda e dall’offerta corrente estimata ad esempio l’approssimarsi all’esaurimento di una miniera d’oro fa si che il valore aumenti in vista della prossima riduzione dell’offerta. Il denaro può essere qualsiasi cosa che le parti considerino scambiabile ma la praticità delle merci varia notevolmente. Caratteristiche desiderabili per il denaro includono l’essere immagazzinabile per lunghi periodi avere volumi ridotti per poter essere facilmente trasportato ed essere di difficile reperibilità in modo da non essere reperibile al di fuori delle attività commerciali. Ancora una volta la domanda e l’offerta giocano un ruolo chiave nella determinazione del valore. Se un governo stampa più banconote esso incrementa l’offerta senza un corrispondente incremento del valore. Quindi il denaro vale meno dell’emissione delle nuove banconote. Per questi motivi metalli come oro ed argento sono stati spesso utilizzati come merce di scambio. Comunque per migliorarne le caratteristiche meccaniche e la lavorabilità questi metalli sono spesso utilizzati in leghe con metalli meno pregiati rendendone il valore variabile

Monete e Banconote

L’oro è un metallo tenero che è difficile da trovare denso e conservabile. Per questi motivi l’oro come denaro si diffuse rapidamente dall’Asia Minore dove venne inizialmente utilizzato al mondo intero.
L’utilizzo di questo sistema richiede di effettuare diversi passi e qualche conto: la pietra di paragone permette di stimare la quantità di oro in una lega che deve essere poi moltiplicato per il peso del pezzo di metallo per trovare la quantità di metallo prezioso contenuto. Per semplificare questo processo venne introdotto il concetto di monetazione standard prefissato come il peso delle monete coniate in modo tale che conoscendo l’origine della moneta non era richiesto l’utilizzo della pietra di paragone. Le monete erano coniate dai governi con procedimenti rigorosamente protetti e poi marcati con simboli che garantivano il peso ed il valore del metallo. Sebbene l’argento e l’oro fossero i metalli comunemente usati per coniare monete non mancò l’utilizzo anche di altri metalli. All’inizio del XVII secolo la Svezia si trovò in carenza di metalli preziosi e così produsse “piastre” che erano grosse lastre di rame di circa 50 cm di lato che riportavano l’indicazione del loro valore. La scarsa maneggevolezza di queste piastre contribui indubbiamente a far sì che la Svezia fosse il primo paese europeo ad emettere banconote nel 1661. Il sistema delle merci di scambio in molti casi è evoluto in un sistema di denaro convertibile.
Valute cartacee e monete di metallo non prezioso erano coperte dalla promessa di un governo o di una banca di trasformarlo in una determinata quantità di metallo prezioso come l’argento. Proprio da qui deriva il termine “British Pound” che era una unità monetaria garantita da una libbra “Pound” di argento al 92.5% “Sterling Silver” da cui la valuta “Pound Sterling” o “Lira Sterlina”.

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